Weekend di natura e cultura: visita ai mercatini di Merano e a quello di Canale di Tenno, uno dei borghi più belli d’Italia
I mercatini di Natale sono una meta irrinunciabile e, anche se ogni anno la mercanzia è pressoché la stessa con poche variazioni sul tema, immaginare le festività natalizie senza mercatini è praticamente impossibile! Quest’anno abbiamo voluto concederci qualcosa di più del classico Oh bej! Oh Bej! milanese e ci siamo spinti in Trentino, per visitare il mercatino di Canale di Tenno, e in Alto Adige per quello di Merano.
La nostra prima tappa però è a San Romedio, dove si trova l’omonimo Santuario: si tratta in realtà di un complesso di sei piccole chiesette realizzate una sopra l’altra nel corso dei secoli, e collegate attraverso rampe di scale. Il complesso sorge in corrispondenza di uno sperone roccioso che si affaccia su una profonda gola. Inutile dire che qui il paesaggio è incantevole… Purtroppo, al momento della nostra visita sono in corso dei lavori di ristrutturazione e sono accessibili soltanto due delle sei chiese.
La storia del Santuario e del Santo a cui è dedicato è affascinante: Romedio era un nobile tirolese che rinunciò alle sue ricchezze e si ritirò in una grotta per vivere da eremita. Secondo la leggenda, il Santo ammansì un orso bruno che divenne poi la sua tradizionale cavalcatura. Proprio per questo motivo, presso il Santuario sorge un’area faunistica che ospita degli orsi bruni vissuti in cattività e che, dunque, non potrebbero essere reintrodotti nel loro habitat naturale. Attualmente, l’area faunistica accoglie l’orso Bruno (si chiama proprio così), un plantigrade individuato dalla Forestale nel 2001 a Roma, in precarie condizioni di salute. Secondo quanto apprendiamo nel corso della visita, gli orsi bruni necessitano di uno spazio vitale di almeno 100 km quadrati e sono attivi soprattutto al crepuscolo, motivo per cui, sfortunatamente, non riusciamo a intravedere l’orso.
A questo punto ci rimettiamo in viaggio diretti a Merano, a circa un’ora di auto dal Santuario. Qui pranziamo al ristorante bio-regionale Yosyag, in pieno centro. Una scelta davvero azzeccata, perché la cucina è ottima e i prezzi davvero contenuti. Inoltre, i vegetariani potranno trovare nel menu ampia scelta: consigliatissimo è il risotto con tofu, peperoni e curry.
Piccola dritta logistica: a Merano è preferibile lasciare l’auto in uno dei tanti parcheggi interrati sparsi per la città. Come accade in molte altre città del Sudtirolo, ve ne sono diversi anche in pieno centro, a quattro passi dalle principali attrazioni turistiche. I mercatini di Natale si sviluppano lungo le strade che costeggiano il fiume Passirio. Qui, su Corso Libertà, troneggia uno stupendo edificio in stile Liberty, il Kurhaus, simbolo della città, dove hanno luogo manifestazioni culturali ed eventi mondani, convegni e mostre.
Piacevoli da passeggiare sono via dei Portici e via Leonardo Da Vinci, particolarmente indicate quando piove per trovare riparo e allo stesso tempo svagarsi con un po’ di shopping.
Il nostro agriturismo, il Golden Pause, dove passeremo la notte in attesa di visitare anche i mercatini di Canale, si trova a Ton, e più precisamente a Toss di Ton. Questa è la terra della mela Melinda – prodotto DOP della Val di Non, e dunque la signora Carla, titolare dell’agriturismo a conduzione familiare, non può fare a meno che darci il benvenuto con un ottimo succo di mela. Le camere sono molto spaziose e dotate di cucina, un elemento irrinunciabile per chi voglia risparmiare un po’ cucinando da sé.
Tra l’altro, in zona, i ristoranti non sono molto numerosi: noi, per cena, optiamo per la Trattoria Picinin, a cinque minuti di auto dal Golden Pause. In realtà il posto non ci entusiasma particolarmente, la cucina è molto semplice e casareccia ma decisamente non esaltante. Da provare la tagliata di carne salada, uno dei piatti tipici della zona, e il semifreddo di castagne.
La mattina dopo ci dirigiamo verso Castel Thun, a 20 minuti dal nostro agriturismo. Vi raccomandiamo vivamente di posteggiare al parcheggio P1, anziché al P3, molto più lontano. Dal parcheggio P3 dovete calcolare circa mezz’ora a piedi, in salita, attraverso meleti e strade sterrate, per giungere ai piedi del castello. Il Castello è stato la dimora dell’antica e potente famiglia Thun e oggi è visitabile per intero, con il suo mobilio originale e dipinti d’epoca.
Il biglietto di ingresso costa 6 euro, ma vi consigliamo di acquistare anche l’audioguida, al costo di 2 euro aggiuntivi.
La visita, attraverso i quattro piani dell’edificio, comprende tutte le stanze principali del castello, dalla Cappella al forno, situate al piano terra, fino alle stanze nobili del quarto piano. La camera più ricca e preziosa di tutte è senz’altro la stanza del Vescovo, rivestita di abete e arricchita da uno splendido portale anch’esso di legno.
Prima di far ritorno a casa, ci fermiamo al borgo di Canale di Tenno, una frazione del paese di Tenno. Canale è uno dei borghi più belli d’Italia, e non a caso: si tratta di un agglomerato rurale di origine medievale, perfettamente conservato fino ai giorni nostri.
Il mercatino si sviluppa lungo tutto il borgo, molto caratteristico e particolare per via della classica architettura medievale, fatta di volti a botte, sottopassi, vicoletti e ballatoi. Sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo… Qua e là, affissi sulle pareti, ci sono dei cartelli che riassumono alcune leggi medievali in vigore a quei tempi.
Avendo un po’ di tempo in più, si può pensare di proseguire per il borgo di Rango, anch’esso tra i più belli d’Italia. Anche qui hanno luogo i mercatini di Natale.